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Amadeus a Nove? Per WB Discovery è solo l’inizio. E punta all'8% in access


«Non ci fermiamo ad Amadeus. Il nostro è un percorso strategico pensato e sudato, fatto di investimenti importanti, che non ha come obiettivo la costruzione del terzo polo televisivo, che trovo un concetto francamente anacronistico, che poteva andare bene 25 anni fa. La televisione lineare continua a essere centrale nel sistema mediale italiano, ma il mondo intorno nel frattempo è completamente cambiato». Lo afferma Alessandro Araimo, amministratore delegato di Warner Bros Discovery al Corriere della Sera in una intervista di Renato Franco.


Forte dei successi in Rai dove solo con Sanremo ha attratto oltre 200 milioni di euro in pubblicità, dal prossimo autunno Amadeus debutterà nell’access di Nove, condurrà due prime serate e un grande evento musicale.

 

Sul costo dell’operazione Araimo non si sbilancia: «Il numero non lo posso dare, ma parliamo di quattro anni con due prime time e un access in onda tutto l’anno: qualcuno potrebbe anche dire che non sono tanti. E poi non conta il numero: la bontà dell’investimento si giudica dal costo orario rispetto allo share — e ai ricavi — che genera».

 

Non è ancora chiaro se il titolo dell’access sarà “I soliti ignoti”, ma l’ad di WB Discovery specifica che si sta lavorando su varie ipotesi. E aggiunge: «Nonostante lui lavori su format di cui non è proprietario, a differenza di Fazio o Crozza, Amadeus ha sempre messo una sua fortissima impronta su questi programmi. I pacchi li ha portati lui al 28%, sono i pacchi di Amadeus. In questo senso è il numero uno nel lasciare un segno: è un talento creativo perché ha un magic touch nel dare un’anima a format internazionali. Anche il Festival di Sanremo in fondo è stato il Festival di Amadeus, il suo tocco creativo lo vedi dappertutto».

 

Airamo interviene anche sugli obiettivi di ascolto in access: «Oggi in quella fascia oscilliamo siamo attorno al 4%, se raddoppiamo quella cifra è già un grandissimo risultato anche se la rete ha dimostrato di saper fare di più. Ma al di là del primo riscontro sarà importante la crescita nel tempo».

 

Infine, ci si chiede che fine farà Gabriele Corsi che alle 20,30 sarà sfrattato da Amadeus: «È un volto fondamentale di Nove e per lui prevediamo un suo spazio quotidiano in una fascia oraria pregiata oltre che programmi in prime time».

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