La proposta: e se Striscia la Notizia tornasse in seconda serata?
- Redazione
- 2 giorni fa
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All’inizio doveva essere solo un’estate in compagnia della nostalgia. Gerry Scotti lo aveva detto chiaramente: La Ruota della Fortuna sarebbe stata il tappabuchi estivo. Poi si è parlato di settembre, di ottobre, e più di recente il conduttore ha ironizzato sul fatto che il programma sarebbe andato avanti “fino al tempo delle castagne”. E alla fine, con buona pace di chi pensava a un fuoco di paglia, la Ruota non solo ha resistito, ma ha compiuto un’impresa titanica: tenere testa all’enfant prodige della Rai meloniana, Stefano De Martino, e al ritorno del più potente format di access degli ultimi anni, Affari Tuoi.
E ora che succede? In Mediaset si mormora di rimettere in palinsesto Striscia la Notizia nello stesso orario. Tradotto: perdere un format che ha riportato Canale 5 a crescere di dodici punti rispetto a un anno fa e rischiare di dimezzarne gli ascolti. Una scelta che, se confermata, avrebbe il retrogusto di un autogol clamoroso.
Perché, sia chiaro: nessuno mette in discussione la storia e il valore di Striscia la Notizia. Il programma di Antonio Ricci ha segnato un’epoca e merita rispetto. Ma davvero nel 2025 ha senso rimettere tutto com’era, come se nulla fosse successo?
Canale 5 quest’anno ha scelto una linea editoriale precisa, quella di chiudere i programmi entro mezzanotte, lasciando libera la seconda serata. Perché allora non immaginare Striscia proprio alle 23,30 o poco più tardi in modo che possa respirare e allo stesso tempo non affossare i risultati stellari dell’access?
Insomma, la domanda resta: Mediaset vuole cavalcare l’onda del successo, o preferisce tornare alle vecchie abitudini rischiando di buttarla via? L’autunno ci dirà se avrà prevalso la nostalgia o il buon senso.
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