La Ruota gira (bene) e Rai1 trema. La vera sfida sarà dal 7 settembre con Affari Tuoi
- Redazione
- 19 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 21 lug
Una cosa è certa: La Ruota della Fortuna è un format fortissimo, che Mediaset ha per anni tenuto nel cassetto. Eppure, per molto tempo, era stato uno dei programmi di punta: garantiva ottimi ascolti ed era il traino perfetto per il TG5 di Enrico Mentana nel lontano 1992. Poi, lo spostamento su Rete 4 e una serie di collocazioni altalenanti ne avevano segnato il declino, fino alla chiusura. Con buona pace di Mike Bongiorno.
Ma è stato grazie a Gerry Scotti che la Ruota è tornata. Il centenario della nascita del re del quiz è stata l’occasione perfetta per riportarla in onda, ed è stato subito un successo.
Ha saputo tenere testa a L’Eredità su Rai 1, storico leader della fascia preserale, superandola in alcune occasioni. Ha battuto senza difficoltà Reazione a Catena con Pino Insegno — e, a proposito, forse a Insegno andrebbero fatte delle scuse: una volta terminata la Ruota, Reazione a Catena è tornata leader, come sta accadendo quest’anno, in attesa del ritorno di Sarabanda con Enrico Papi, previsto per lunedì 21 luglio.
La Ruota della Fortuna è un format solido, e la nuova versione in onda tutti i giorni alle 20:35 lo ha dimostrato. Si è inserita in una fascia dell'access da quasi quarant’anni dominata da Antonio Ricci, ma è riuscita a vincere tutte le sere, senza mai scendere sotto il 21% di share, e toccando picchi di 5 milioni e mezzo di telespettatori e il 36% di share. Numeri impressionanti, soprattutto in estate. Il risultato? Canale 5 è stato leader in prima serata per 5 giorni di fila: un evento che non si vedeva da tempo.
Il format è forte, lo studio è bello, l’atmosfera è unica. E la versione attuale è fresca, giovane, e superiore a tanti altri programmi in palinsesto. Un lavoro fatto davvero bene.
Probabilmente, La Ruota della Fortuna manterrà questi ascolti per tutta l’estate. Ma da domenica 7 settembre tornerà Stefano De Martino: l’obiettivo di Mediaset non è batterlo, ma ridurre il suo vantaggio. Perché quando sei distante 15-20 punti, anche solo recuperarne 5 può essere considerato un successo. Scotti e la rete puntano a raggiungere almeno il 18% di share da settembre, ben oltre quel 13% segnato da Striscia la Notizia.
E se dovesse andare anche meglio? L’evoluzione di Canale 5, per usare le parole di Pier Silvio Berlusconi, sarebbe finalmente compiuta.
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